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Commenti al testo di Annalisa Scialpi
Ifigenia

Sei nella sezione Commenti
 

 Giovanni Rossato - 27/10/2021 22:58:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

C’è un diritto che non sta scritto da nessuna parte quello dei buoni, dei fragili, dei giusti; è il diritto degli uomini e delle donne sopra tutto ciò che uomimi e donne hanno creato per far fronte alle loro paure figlie dei loro stessi sensi di colpa. C’è un diritto perennemente violato, il solo che rimane, di questo tu parli.
Grazie Annalisa

 Salvatore Pizzo - 24/10/2021 03:37:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Tragica Ifigenia, tragica figura di donna più che mai attualizzata da questi tuoi versi che, con forza, ne esprimono il tormento, la violenza, la sopraffazione che la figura femminile ha sempre, nella storia, dovuto subire.
Così è in quel"e dietro niente"reiterato, quasi rabbioso nel sottolineare il nulla che sta dietro ad un ordine sociale ritagliato al maschile. E il vuoto si sa che è spesso serbatoio dell’orrore.
Molto forte e sentita d’impatto immediato.
Un saluto ch’è più ancora un abbraccio.

 Vincenzo Corsaro - 23/10/2021 21:29:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Molto sentiti questi tuoi versi che descrivono un antico mito, quello di Ifigenia che subisce una tragica sorte. Il padre Agamennone la attira nel porto di Aulide con l’inganno, facendole credere di voler celebrare le sue nozze con Achille, ma una volta vestita con gli abiti nuziali della vergine viene uccisa dallo stesso padre, che in tal modo soddisfa la volontà di un dio tanto assoluto quanto crudele.
Anche oggi accade spesso che un dio sottoponga l’uomo a prove durissime, sia per conoscere veramente la sua fede sia per punirlo se ha commesso una colpa.
Come si fa a venerare un dio simile? Un dio che permette tali atrocità? E che dire di certi genitori che addirittura vendono i loro figli? Sto divagando... Mi è piaciuta davvero tanto. Un affettuoso saluto Annalisa :)